Atitudinea Bisericii Greco-Catolice faţă de ceremonia încoronării regelui Ferdinand I şi a reginei Maria de la Alba Iulia din 1922

Authors
Petru Magdău, Lucian Turcu, Ion Cârja
Pages
119-156
Abstract

A poco più di quattro anni dal compimento della Grande Unione ossia dall’adesione delle provincie dell’ex-Austro-Ungheria all’unione con il Vecchio Regno Romeno, il 1 dicembre 1918, la città di Alba Iulia diventò, più precisamente il 15 ottobre 1922, il testimone di un evento eccezionale per la vita del giovane stato romeno, l’incoronazione di Ferdinand e Maria come sovrani della Grande Romania. Con lo scopo di offrire l’imagine di un paese in via di consolidamento interno e di sottolineare simbolicamente il nuovo posto che voleva avere la Romania appena uscita dalla Grande Guerra nei dei rapporti internazionali, la cerimonia di cui ci stiamo occupando fu preparata attentivamente nonostante le difficoltà economiche che travagliarono quel periodo successivo alla Prima Guerra Mondiale. La cerimonia d’incoronazione è stata resa possibile nell’autunno del 1922 e l’evento stesso divisò la classe politica e la società romena dell’epoca. Quindi, da una parte le formazioni politiche di opposizione accusavano il partito liberale che era allora al potere insieme al suo leader Ion I. C. Brătianu, di voler approfitare per far aumentare il livello della propria imagine attraverso lo svolgimento della cerimonia d’incoronazione. Questi stessi eventi non portarono però controversie soltanto per i politici romeni del tempo. Le élite ecclesiastica ortodossa e cattolica del regno reagirono, esprimendo punti di vista non prive tra l’altro di alcune contradizioni, volendo alla fine ciascuno segnare l’eccezionale momento. L’episcopato della Chiesa Ortodossa, in base all’argomento di maggioranza numerica e al posto privilegiato di cui godeva questa confessione secondo la Costituzione del paese e la forza delle tradizioni nonchè dell’appoggio del fattore politico, chiedeva di avere il ruolo di prima mano durante i servizi religiosi, per i quali è stato costruita ad Alba Iulia una nuova ed imponente chiesa. Dall’altro lato, la Santa Sede seguì molto da vicino lo svolgimento del ceremoniale, dato che in centro alla festa dell’incoronazione doveva comparire un sovrano cattolico che soltanto due anni fa, dopo trattativi che durarono a lungo, riuscì finalmente a riconciliarsi con la Chiesa Cattolica. Vogliamo soffermarci attraverso la presente ricerca sull’atteggiamento dell’episcopato greco-cattolico romeno nei confronti della cerimonia d’incoronazione, prevista per il 15 ottobre 1922 ad Alba Iulia. Il monopolo che volle avere la Chiesa Ortodossa sul ceremoniale d’incoronazione pose questi vescovi uniti in una situazione profondamente imbarazzante: come vescovi di una Chiesa romena questi volessero essere presenti ad una festa nazionale di ampia portata, come quella che si stava proggetando, ma dall’altro canto la disciplina della Chiesa Cattolica alla quale appartenevano, era del tutto contraria all’ideea di concelebrare, anche di asistere alle cerimonie religiose dei acattolici. Sicome non gli è stato concessa la possibilità di organizzare un’altra cerimonia, paralella a quella fatta per l’incarico del clero ortodosso, i vescovi greco-cattolici parteciparono soltanto all’atto civile dell’incoronazione, accanto all’episcopato romano-cattolico e al Nunzio apostolico di Bucarest. Valutato come un gesto di schieramento da parte del Partito Nazionale, i cui dirigenti rifiutarono di essere presenti alla detta festa, l’atteggiamento dell’episcopato greco-cattolico romeno fu vivamente criticato da una parte dell’ambito politico nonchè di varie personalità romene del periodo. Il modo in cui l’alto clero greco-cattolico ha argomentato la propria presa di posizione insieme ad alcuni aspetti di retroscena delle preparative degli eventi, costituiscono l’argomento della presente ricerca, che vuole portare per la prima volta alla conoscenza della storiografia romena informazioni nuove rintracciate attraverso ricerche svolte negli archivi vaticani.

Keywords
incoronazione, Santa Sede, communicatio in sacris, Chiesa Greco-Cattolica, lesa maestà.